SPECIALE 730: otto, cinque e due per mille

Il Mod. 730, oltre che dal modello base, contenente i vari quadri della dichiarazione ed al Mod. 730-3, per la liquidazione delle imposte, si compone anche da altri modelli che sono utili per una serie di funzioni connesse agli adempimenti della dichiarazione dei redditi. Uno tra gli altri modelli interessati sono è il Mod. 730-1/2015, con il quale il contribuente esprime la scelta della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF. Infatti, la destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF, del cinque per mille dell’IRPEF e del due per mille all’IRPEF viene effettuata unicamente utilizzando il Mod. 730-1/2015.

La destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF, del cinque per mille dell’IRPEF e del due per mille all’IRPEF viene effettuata unicamente utilizzando il Mod. 730- 1/2015.

Otto per mille

Attraverso l’apposizione della firma nella parte in alto del Mod. 730-1, il contribuente può decidere a chi (Stato o “istituzione” religiosa), intende destinare un ammontare pari all’ 8 per mille dell’IRPEF.

È possibile scegliere di donare l’otto per mille dell’IRPEF ad uno dei dodici seguenti organismi:  

– allo Stato (a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario);  

– alla Chiesa Cattolica (a scopi di carattere religioso o caritativo);  

– all’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero sia direttamente sia attraverso un ente all’uopo costituito);  

– alle Assemblee di Dio in Italia (per interventi sociali e umanitari anche a favore dei Paesi del terzo mondo); alla Chiesa Evangelica Valdese, (Unione delle Chiese metodiste e Valdesi) per scopi di carattere sociale, assistenziale, umanitario o culturale sia a diretta gestione della Chiesa Evangelica Valdese, attraverso gli enti aventi parte nell’ordinamento valdese, sia attraverso organismi associativi ed ecumenici a livello nazionale e internazionale;

– alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali in Italia e all’estero, direttamente o attraverso le Comunità ad essa collegate);  

– all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (per la tutela degli interessi religiosi degli Ebrei in Italia, per la promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, con particolare riguardo alle attività culturali, alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale, nonché ad interventi sociali e umanitari in special modo volti alla tutela delle minoranze, contro il razzismo e l’antisemitismo);

– alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale (per il mantenimento dei ministri di culto, la realizzazione e manutenzione degli edifici di culto e di monasteri, scopi filantropici, assistenziali, scientifici e culturali da realizzarsi anche in paesi esteri);  

– alla Chiesa apostolica in Italia (per interventi sociali, culturali ed umanitari, anche a favore di altri Paesi esteri);

– all’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero);

– all’Unione Buddhista Italiana (per interventi culturali, sociali ed umanitari anche a favore di altri paesi, nonché assistenziali e di sostegno al culto);  

– all’Unione Induista Italiana (per sostentamento dei ministri di culto, esigenze di culto e attività di religione o di culto, nonché interventi culturali, sociali, umanitari ed assistenziali eventualmente pure a favore di altri paesi).

La ripartizione tra le Istituzioni beneficiarie avviene in proporzione alle scelte espresse. La quota d’imposta non attribuita viene ripartita secondo la proporzione risultante dalle scelte espresse; la quota non attribuita, proporzionalmente spettante alle Assemblee di Dio in Italia è devoluta alla gestione statale. In caso di presentazione congiunta della dichiarazione vanno compilati due distinti Modd. 730-1, uno per il dichiarante ed uno per il rispettivo coniuge.

Il contribuente ha facoltà di destinare una quota pari al cinque per mille della propria IRPEF alle seguenti finalità:

a. sostegno a favore di:  

– volontariato e altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n.460 e successive modificazioni;

– associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionali, regionali e provinciali, previsti dall’articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della L. 7 dicembre 2000, n. 383;  

– associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lett.a), del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460;

b. finanziamento della ricerca scientifica e dell’università;

c. finanziamento della ricerca sanitaria;

d. finanziamento a favore di organismi privati delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;

e. sostegno di attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente;

f. sostegno di associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale, individuati secondo i criteri fissati nell’art. 1 del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 2 aprile 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 aprile 2009, n. 88, come modificato dal Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 16 aprile 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 maggio 2009, n. 10.

Colui che vorrà esprimere la scelta per la destinazione del cinque per mille dovrà apporre la propria firma in uno dei sei riquadri proposti nel modello, a seconda delle finalità che intende sostenere. La scelta per la destinazione tramite indicazione del codice fiscale è consentita solo se l’ente risulta compreso nell’elenco disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it.

Se accade che la quota del cinque per mille dell’IRPEF è stata espressa con la sola firma nel riquadro o il codice fiscale dell’ente indicato dal contribuente risulta errato; viene ripartita, all’interno delle stesse finalità, in proporzione al numero complessivo delle destinazioni dirette, espresse con l’indicazione del codice fiscale.

Due per mille

Il contribuente può destinare una quota pari al due per mille della propria imposta sul reddito a favore di uno dei partiti politici iscritti nella sezione del registro di cui all’art. 4 del D.L. 28/12/2013, n. 149, convertito, con modificazioni, dalla L. 21 febbraio 2014, n. 13 e il cui elenco è trasmesso all’Agenzia delle Entrate dalla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”.

Per esprimere la scelta a favore di uno dei partiti politici destinatari della quota del due per mille dell’IRPEF, il contribuente deve:

– apporre la propria firma nel riquadro presente sulla scheda;

– indicare nell’apposita casella il codice del partito prescelto.

La scelta deve essere fatta esclusivamente per uno solo dei partiti politici beneficiari. L’elenco con i codici relativi ai partiti verrà reso noto successivamente. Modalità di presentazione Il Mod. 730-1/2015 dovrà essere consegnato in busta chiusa al CAF (o professionista abilitato) o al datore di lavoro o ente pensionistico assieme al Mod. 730 base. I contribuenti dovranno usare l’apposita busta (Allegato 2 al Mod. 730/2015) messa a disposizione dall’Agenzia dell’Entrate (o in alternativa una normale busta di corrispondenza recante l’indicazione “Scheda per le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF”, il cognome, il nome e il codice fiscale del dichiarante).

Se la dichiarazione dei redditi Mod. 730 è presentata:

– ad un CAF o ad un professionista abilitato, quest’ultimo acquisisce le scelte (cinque ed otto per mille) e le trasmette all’Amministrazione Finanziaria, riportandole nel Mod. 730-3 (campo “Messaggi” ) da consegnare al contribuente;

– ad un sostituto d’imposta, quest’ultimo consegna la busta chiusa ad un ufficio postale, ad un CAF o ad un professionista abilitato che acquisiscono le scelte e le trasmettono all’Amministrazione Finanziaria.

Nel Mod. 730-3, il sostituto d’imposta non riporta le scelte effettuate dal contribuente. Il sostituto d’imposta, nel consegnare le buste all’intermediario abilitato o all’ufficio postale, deve utilizzare l’apposita bolla di consegna (Allegato 1 al Mod. 730/2015). Tale modulo va utilizzato anche per l’eventuale consegna dei modelli 730 all’intermediario. Nel caso di Mod. 730 precompilato presentato direttamente, il contribuente deve compilare il Mod. 730-1, anche non esprimendo alcuna scelta, e presentarlo direttamente tramite il sito Web dell’Agenzia delle Entrate.

Contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione

Anche i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi possono effettuare la scelta per la destinazione del cinque, dell’otto e del due per mille dell’IRPEF; a tale scopo utilizzano la scheda contenuta nel Mod. CU 2015 o nel Mod. UNICO 2015.

(fonte Fiscal News)

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