Rivoluzione del Fisco, arriva il 730 precompilato

Inizia l’era del 730 precompilato. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha approvato in via definitiva la norma che prevede la dichiarazione fiscale precompilata per oltre 20 milioni di contribuenti tra lavoratori dipendenti e pensionati. I moduli precompilati dall’Agenzia delle Entrate – dati che, è bene sottolinearlo, potranno essere modificati dai contribuenti – saranno disponibili on line entro il prossimo 15 aprile e riguarderanno, naturalmente, i redditi del 2014. L’Agenzia delle Entrate, dunque, sarà costretta ad un vero e proprio tour de force per rispettare la tempistica.

I dati inseriti, in una prima fase, saranno quelli strettamente essenziali. Si va dall’anagrafe tributaria (dati anagrafici, parenti a carico, immobili e terreni di proprietà), quelli trasmessi da parte di “soggetti terzi” (banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e quelli contenuti nelle certificazioni dei sostituti d’imposta. Per quanto riguarda quest’ultima voce, redditi da lavoro e trattenute dovranno essere comunicati in tempo, pena la sanzione di 100 euro a carico di ciascun lavoratore. Dal 2016, poi, saranno inseriti nella tessera sanitaria tutti dati riguardanti le spese sanitarie.

Una vera e propria rivoluzione, dunque. La dichiarazione precompilata, come detto, dovrà essere messa a disposizione on line dei contribuenti entro il 15 aprile. Il cittadino può decidere di accettarla senza modifiche oppure modificare i dati e aggiungerne altri da solo o con l’assistenza di professionisti abilitati. La scadenza per la presentazione è fissata per il 7 luglio e i controlli cambieranno a seconda se la precompilata è stata accettata senza modifiche o no. 

Per quanto riguarda commercialisti abilitati e Caf, i controlli saranno effettuati al soggetto che ha apposto il visto di conformità senza più rivolgersi al cittadino, che sarà chiamato in causa solo se dalle verifiche si scoprirà che ha fornito dati sbagliati con il dolo. In assenza di dolo, ma con documentazione carente o richieste di chiarimenti, i soggetti abilitati (commercialisti e Caf) hanno 60 giorni di tempo per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Entrate e 60 giorni per versare le somme richieste a seguito dei controlli.

Secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, il nuovo regime fiscale impiegherà “almeno tre anni per essere a pieno regime”. Ma quando sarà pronto rappresenterà una vera e propria svolta epocale sia per il contribuente che per il Fisco. Il meccanismo, infatti, sarà al contrario. Mentre prima era il Fisco a chiedere ai contribuenti le informazioni per determinare il carico fiscale, adesso sarà il contrario. Un’inversione di tendenza che in molti paesi europei è già realtà da tempo, ma che in Italia sembra un’impresa titanica anche e soprattutto alla luce del complicato sistema di detrazioni e deduzioni.

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