Niente Irap per il medico di base con la segretaria

Niente pagamento dell’Irap (l’Imposta Regionale per le Attività Produttive) per il medico di base che condivide il costo della segretaria con altri colleghi di studio e che paga compensi a terzi per la sostituzione nel periodo di ferie.

E’ quanto stabilito da un pronunciamento della Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia che ha accolto la domanda di rimborso Irap presentata da un medico di base, convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, per gli anni di imposta dal 2002 al 2011. L’Agenzia delle Entrate aveva negato il rimborso, sostenendo che gli importi indicati dal medico nel quadro RE di Unico attestavano “spese per prestazioni di lavoro dipendente (assimilato) e compensi corrisposti a terzi” per prestazioni che erano direttamente afferenti l’attività professionale.

Al contrario, la Ctp di Reggio Emilia ha invece sostenuto che il medico aveva diritto al rimborso in quanto il mero apporto di lavoro altrui non implica l’esistenza di un’autonoma organizzazione in capo al professionista. A supporto dell’interpretazione della Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia c’è una sentenza della Cassazione che, in materia di Irap, sostiene che la presenza di un dipendente “part time” non costituisce elemento che, di per sé, provi la sussistenza di una “stabile organizzazione” di supporto all’attività del contribuente, specie con riguardo al medico di base tenuto a un servizio continuo ed efficiente nell’interesse della sanità pubblica.

(Fonte Fiscal Focus)

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