La rottamazione delle cartelle

Cambiano i tempi di adesione al nuovo piano di rottamazione delle Cartelle Equitalia e, stando alle ultime notizie, potranno rientrare nel piano non solo le cartelle relative al periodo 2000-2015 come annunciato, ma anche quelle ricevute nel corso del 2016 e si allungano i tempi di pagamento rateale dei debiti pendenti che devono essere saldati dai contribuenti. Passano i giorni e sono state modificate anche le regole relative al nuovo piano di rottamazione delle cartelle Equitalia che serviranno per recuperare i pagamenti dei debiti non pagati dai contribuenti italiani. Il provvedimento,onserito nel nuovo decreto fiscale collegato al testo unico da approvare entro la fine dell’anno, arriva in Aula per la votazione finale lunedì. Dopo le ultime novità, quali sono, dunque, le regole di funzionamento della nuova sanatoria e chi potrà aderirvi? Possono aderire al nuovo piano Equitalia tutti i contribuenti che hanno ricevuto cartelle esattoriali di debiti pendenti dal 2000 al 2016 per cui dovranno pagare esclusivamente la somma relativa ai debiti pendenti senza calcolare costi aggiuntivi di alcuna sanzione o alcun interesse di mora. Un nuovo emendamento approvato ha cancellato la parte del provvedimento che stabiliva che con il pagamento della prima rata di chi aderisce al nuovo piano di rottamazione l’estinzione delle procedure di pignoramento già in corso.
Il nuovo piano di rottamazione le cartelle vale multe per alcune violazioni del Codice della strada, cartelle emesse da regioni, province, comuni, città metropolitane, come Imu o tassa sui rifiuti, i ruoli relativi a imposte (come Irap, Irepef, Ires), tributi (come l’Iva), e contributi previdenziali e assistenziali affidati dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps o Inail all’Agente della riscossione dal 2000 al 2016. Restano, invece, fuori dal nuovo piano di rottamazione le cartelle relative all’Iva riscossa all’importazione, ai crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti, al recupero di aiuti di Stato, alle ammende e alle sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna. Non possono aderire al nuovo piano di rottamazione delle Cartelle Equitalia i cittadini residenti nei Comuni che sono fuori da Equitalia, con autonoma gestione della fase di riscossione dei tributi.
Insieme a coloro che hanno debiti pendenti relativi agli anni appena riportati, possono aderire al nuovo piano di rottamazione delle cartelle Equitalia anche i contribuenti che hanno già piani di rateazione in corso, pagando, però, entro la fine di quest’anno, le relative somme dovute attualmente, per poi pagare in maniera ‘ridotta’ dal prossimo anno. I contribuenti che sceglieranno di rottamare le proprie cartelle Equitalia potranno pagare l’importo dovuto non più in quattro rate come inizialmente previsto ma in cinque: tre nel 2017 (per un totale pari al 70% dell’importo) e due nel 2018 per il rimanente 30%, comprendendo anche i ruoli del 2016, e l’ultima rata, che avrebbe dovuto essere pagata a marzo 2018, slitterà, invece, settembre dello stesso anno.
I contribuenti italiani potranno, però, anche decidere di versare quanto dovuto in un’unica soluzione. Sono poi previste diverse poi le modalità di pagamento della cartella previste: si potranno, infatti, usare bollettini precompilati, si potranno effettuare versamenti agli sportelli del concessionario della riscossione, ma si potrà anche pagare attraverso la domiciliazione sul conto della banca. I contribuenti italiani che decidono di aderire alla rottamazione delle cartelle Equitalia devono presentare domanda perché non scatterà in automatico e la domanda per aderire al nuovo piano di rottamazione è disponibile sul sito internet di Equitalia.
Il modulo DA1 di dichiarazione di adesione al piano può essere direttamente scaricato dal sito e compilato con i propri dati personali, le informazioni sulle cartelle interessate e la scelta se pagare in un’unica soluzione o a rate. Questo modulo può essere presentato direttamente agli sportelli di Equitalia o essere inviato, insieme ad una copia della carta d’identità, alla casella e-mail o Pec della Direzione Regionale di Equitalia di riferimento. La data di scadenza di presentazione della domanda è stato posticipato dal 22 gennaio al 31 marzo 2017, mentre la risposta di Equitalia sarebbe fissata al 31 maggio 2017 e, stando alle ultime notizie, come sopra già riportato, dovrebbe riguardare anche i debiti maturati fino al 31 dicembre 2016.
Passando alla pagina 2, deve essere compilata solo se si intenda aderire alla definizione per alcuni dei debiti contenuti nelle cartelle indicate nel prospetto di pagina 1 e se la definizione riguarda solo alcuni degli Enti presenti in cartella bisognerà riportare il numero di ruolo indicato nella sezione ‘Dettaglio degli importi dovuti fornito dall’Ente che ha emesso il ruolo’, nella sezione ‘Dati identificativi della cartella, voce ‘Estremi dell’atto’ bisognerà riportare poi le somme di competenza di uno stesso Ente. La compilazione della domanda di adesione al nuovo piano di rottamazione delle Cartelle Equitalia prevede anche l’indicazione della modalità di pagamento scelta per la cancellazione del debito e bisognerà decidere tra pagamento in unica soluzione o pagamento dilazionato, specificando il numero delle rate da 2 a 5, secondo quanto previsto dalle stesse regole del piano. Chi sceglie di pagare attraverso domiciliazione bancaria, dovrà inoltre barrare la relativa casella cosicché l’agente della riscossione potrà trasmettere il modulo per l’addebito attraverso la ‘Comunicazione di adesione’.
Fonte:businessonline.it

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