In arrivo i nuovi redditometri, ecco cosa deve fare il contribuente

E’ iniziata l’era del nuovo redditometro. Nei prossimi giorni, infatti, partiranno le lettere per circa 20mila contribuenti che, secondo i nuovi criteri, sono considerati “a rischio di evasione fiscale”. Si tratta di persone per le quali è stato rilevato uno scostamento del 20% tra reddito dichiarato e spese sostenute nel corso dell’anno. Dal Fisco tuttavia assicurano che non saranno presi in considerazione quei soggetti che tra entrate e uscite presentano uno scostamento inferiore ai 12mila euro all’anno; dalle iniziali 35mila lettere che dovevano essere inviate si è così scesi alla cifra di circa 20mila. Inoltre il Garante della Privacy ha posto una serie di limitazioni per ridurre al minimo i rischi per la privacy delle persone.

L’Agenzia delle Entrate potrà ricostruire il reddito del contribuente utilizzando solamente spese certe; dunque senza utilizzare spese presunte che sono basate unicamente sulla media Istat. Un altro dato che non potrà essere utilizzato è il cosiddetto “fitto figurativo”, ossia cioè il dato che viene attribuito al contribuente in assenza di abitazione in proprietà o locazione nel comune di residenza. Il “fitto figurativo” potrà essere attribuito solo una volta verificata la corretta composizione del nucleo familiare.

L’invito a comparire e il contenzioso

Nell’invito, inoltre, dovrà essere specificata chiaramente al contribuente la natura obbligatoria o facoltativa degli ulteriori dati richiesti dall’Agenzia e le conseguenze di un eventuale rifiuto anche parziale a rispondere. Il contribuente viene invitato a presentarsi negli uffici dell’Agenzia e già in questa primissima fase potrà dare le spiegazioni necessarie. Dimostrare, ad esempio, con prove certe che la casa o l’automobile è stata acquistata con i risparmi degli anni passati, o con soldi già tassati, perché magari sono rendite finanziarie, o che è stata una donazione dei genitori. Se le prove fossero convincenti il caso si chiuderebbe subito e senza alcuna conseguenza. Se il Fisco dovesse invece avere ancora dei sospetti si aprirebbe una seconda fase del contraddittorio. In questo caso potranno essere opposte dai contribuenti anche argomentazioni logiche (non necessariamente prove documentali) per contestare le spese presunte. Se a conclusione di questa fase il Fisco mantenesse le sue pretese, allora si aprirebbe un vero e proprio accertamento formale. L’amministrazione dovrà quantificare il maggior reddito accertabile e la maggiore imposta da pagare, e chiedere al contribuente di aderire al pagamento delle somme richieste. Arrivati a quel punto non restano al contribuente che due strade: pagare entro quindici giorni per avere le sanzioni ridotte, oppure avviare un contenzioso, ricorrendo alla giustizia tributaria.

La notifica dell’atto di accertamento deve avvenire entro il termine ordinario di notifica ossia entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione relativa all’anno di imposta “indagato” e nel caso in cui questa sia stata omessa il termine slitta al quinto anno rispetto alla scadenza naturale. È in scadenza (al 31/12/2014), quindi, l’anno d’imposta 2009 oggetto di accertamento relativo al modello Unico 2010, ovvero l’anno in cui viene applicato il nuovo redditometro. Sono pertanto in scadenza i primi redditometri.

Ma riepiloghiamo quali sono gli elementi sotto la lente di ingrandimento del nuovo redditometro.

Abbigliamento e alimentari: alimentari e bevande; abbigliamento e calzature; altro.

Mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici e arredi; altri beni e servizi per la casa; collaboratori domestici; Altro.

Combustibili ed energia: Energia elettrica; gas; riscaldamento centralizzato; Altro. Sempre l’Istat a determinare il range di spesa sostenibile da ciascuna classificazione di famiglie.

Trasporti: Assicurazione, RC Auto, furto e incendio su auto, camper, moto e altri mezzi; Bollo; Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione per mezzi a ruote o, distintamente, imbarcazioni o, ancora, aeromobili; Tram, autobus, taxi; Noleggio o leasing mezzi di trasporto; altro. Qui vengono tenuti in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo mezzo di spostamento. Per le imbarcazioni, classi distinte a seconda della lunghezza e del funzionamento (vela o motore).

Comunicazioni: apparecchi telefonici anche mobili; spese telefoniche; altro.

Abitazione: Mutuo; Canone di locazione; Fitto figurativo di abitazione di proprietà in locazione o a uso gratuito; Canone di leasing immobiliare; Acqua e condominio; Manutenzione ordinaria; Intermediazioni immobiliari; altro.

Istruzione: Libri scolastici, tasse, rette per tutti i livelli scolastici, asili, tutoraggio, master, specializzazioni e corsi specifici; Soggiorni di studio all’estero; canoni di locazione per studenti universitari; Altro.

Altri beni e servizi: Assicurazioni danni, infortuni e malattia; Contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti estetici;Prodotti per la cura della persona; Centri benessere; Argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; Borse valigie e simili; Onorari dei liberi professionisti; Alberghi, pensioni e viaggi organizzati; Pasti e consumazioni fuori casa; Assegni periodici corrisposti al coniuge; Altro. Sempre le tabelle Istat a dare il responso finale.

Tempo libero, cultura e giochi: Giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali, riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, tv e web, lotterie, lotto, piante e fiori, riparazioni elettrodomestici; Abbonamenti pay-tv; Attività sportive, circoli culturali, ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali; Giochi online; Cavalli; Animali domestici; Altro.

Sanità: Medicinali e visite mediche; Altro. Anchenel caso della salute, la spesa è indicata dai valori raccolti dall’istituto statistico nazionale.

Sulle auto, a seconda delle famiglie e delle zone di residenza, sono previsti precisi kw medi, dai 60,8 per persona singola al Centro, fino ai 171,3 per coppia con tre figli o più.

Investimenti: sotto la lente del redditometro finiranno le spese a lungo termine per immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative, contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali, conti di deposito vincolati, altri titoli di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o di antiquariato, manutenzione straordinaria delle abitazioni, donazioni e altro.

Per tutte queste voci, verrà esaminato l’eventuale incremento patrimoniale,stornando eventuali mutui o finanziamenti ricevuti.

La rigida soglia di tolleranza di 1/5 stabilita dalla norma sull’accertamento sintetico viene ridotta a 1/3 in ipotesi di applicazione della cosiddetta “norma premiale” prevista per i contribuenti congrui coerenti e fedeli agli studi di settore. La norma premiale consegna tre vantaggi: la preclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici in tema di imposte dirette ed Iva; la riduzione di un anno dei termini per l’accertamento; l’aumento da 1/5 a 1/3 dello scostamento reddituale consentito per l’applicazione del redditometro. Possono accedere alla norma di favore i soggetti che: si pongono naturalmente o per effetto di adeguamento, in posizione di congruità rispetto a Gerico (Il prodotto software Gerico 2014 del 24/09/2014 consente il calcolo della congruità, tenuto conto della normalità economica, della coerenza economica e dell’effetto dei correttivi “crisi”, per i 205 studi di settore applicabili per il periodo d’imposta 2013).; risultano coerenti in relazione a indici e indicatori previsti dai decreti di approvazione dei singoli studi; hanno assolto agli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione dello studio di appartenenza. Sono tollerati errori nella gestione delle informazioni richieste dal modello a condizione che le inesattezze o le omissioni non comportino la modifica dell’assegnazione ai cluster, del calcolo dei ricavi stimati, del posizionamento rispetto agli indicatori di normalità e di coerenza.. Confermato che se il soggetto applica due diversi studi di settore, la congruità e la coerenza deve interessare entrambi.

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