Decreto Ristori: Guida per ottenere l’Indennizzo

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“Siamo consapevoli che le misure restrittive rese necessarie dall’evoluzione della curva epidemiologica hanno anche costretto molti esercenti, molte categorie economiche a cambiare repentinamente i loro piani, le loro prospettive e, quindi, abbiamo scelto le modalità più semplici, più rapide di ristoro e abbiamo anche deciso di rafforzare queste misure rispetto al passato”.
Così ha parlato il Ministro Gualtieri dopo aver approvato il 27 ottobre il cd. “Decreto Ristori” (Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137)

I beneficiari e le tempistiche

Via libera al decreto che prevede «ristori» per i soggetti colpiti dal semi-lockdown, stabilito con il DPCM dello scorso 24 ottobre. Entro il 15 novembre, secondo quanto dichiarato dal Governo, ad una platea che coinvolge 462 mila imprese dovrebbero dunque arrivare contributi a fondo perduto con coefficiente variabile a seconda della categoria.
I beneficiari di tali contributi sono coloro che alla data  del 25-10- 2020,  hanno  la  partita  IVA  attiva   e  dichiarano di svolgere come attività’ prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’allegato 1.

Nuovi Requisiti

Pub, bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri, discoteche, taxi: sono alcune delle categorie che riceveranno il nuovo contributo previsto dal Governo per aiutare quelle realtà che, dopo aver superato con fatica il lockdown primaverile, rischiano con le nuove restrizioni di non farcela.

L’agevolazione altro non è che un contributo a fondo perduto per il quale non è previsto, come nel precedente decreto Rilancio, il paletto dei 5 milioni di fatturato. Il nuovo aiuto sarà maggiore rispetto a quello dei mesi scorsi ma i parametri saranno gli stessi del D.L. n. 34/2020, convertito in legge n. 77/2020, che prevedeva contributi a fondo perduto commisurati alla riduzione del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese 2019 e stabiliva come requisito la perdita di almeno un terzo di ricavi (o in alternativa aver iniziato l’attività dopo gennaio 2019). 

Le 4 Fasce del decreto 

Sono quattro le fasce di aiuto individuate nel decreto Ristori.

  1. 100% delle somme già incassate con il D.L. Rilancio per gli esercizi e le attività costretti a chiudere alle 18 (pasticcerie o gelaterie); 
  2. 150% per chi ha subìto un danno parziale. In questa categoria rientrano i ristoranti che restano aperti a pranzo e possono lavorare dopo le 18.00 con il servizio di asporto; 
  3. 200% per le categorie più danneggiate, vale a dire quelle costrette a chiudere. Ad esempio: cinema, teatri, palestre, piscine, sale giochi, scommesse o bingo, centri termali, centri benessere e fiere; 
  4. 400% per le attività chiuse ancor prima del Dpcm del 24 ottobre (sale da ballo e discoteche).
Come ottenere il contributo

Il contributo sarà versato in automatico senza bisogno di presentare domanda per coloro che avevano già ottenuto in precedenza i contributi del decreto Rilancio. Le attività dunque riceveranno il contributo direttamente sul conto corrente in tempi relativamente brevi (entro il 15 novembre), salvo che nel frattempo abbiano cessato la partita iva. 

Chi invece non aveva utilizzato la precedente agevolazione, dovrà presentare specifica domanda all’Agenzia delle Entrate, utilizzando la stessa procedura web già utilizzata l’estate scorsa. In questo caso il bonifico arriverà entro il prossimo 15 dicembre. Il contributo non può essere superiore a 150mila euro.

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