Con l’approvazione in Senato, il Decreto Covid diventa legge. Sono state apportate delle modifiche al D.L. n.30/2021. Queste tutelano anche i lavoratori con figli che hanno sospeso le attività didattiche ed i genitori con figli disabili.
Inoltre è stato stabilito il diritto alla disconnessione dello smart worker.
L’obiettivo del Governo
“Questo è l’anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi”. Questa la dichiarazione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, per mettere in chiaro da subito l’obiettivo del Governo.
Dare ai cittadini la possibilità di recuperare nel miglior modo possibile un anno difficile anche dal punto di vista economico. Attraverso il Decreto Covid l’obiettivo che il Governo vuole raggiungere è quello di dare soldi e farlo il più velocemente possibile.
Nuove misure per i lavoratori
Il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è stato introdotto nel decreto legge del 28 gennaio 2019. Lo scopo è il sostegno sociale, con l’erogazione di un importo mensile in denaro, di soggetti a rischio di emarginazione.
Nel 2021 con il Decreto Covid è possibile richiedere il reddito di cittadinanza se si posseggono i seguenti requisiti:
- la cittadinanza italiana o europea
- lo stato di disoccupazione
- la residenza in Italia da almeno 10 anni
- il patrimonio finanziario mobiliare non superiore ai 6.000 euro l’anno
Nel caso di famiglie con persone disabili vi è un ulteriore incremento. Pari 5.000 euro per componenti con disabilità media e pari 7.500 euro per componenti con disabilità grave.
Anche i pensionati possono beneficiare della Pensione di Cittadinanza ed il limite di 6.000 euro è stato esteso a 8.000 euro.
Durata e importo del Reddito di Cittadinanza
Il Reddito di Cittadinanza viene concesso per 18 mesi dal giorno successivo alla richiesta. Il beneficio va dai 480 euro ai 9.360 euro l’anno. Con un’integrazione che copre le spese di affitto fino ad un massimo di 3.360 euro annui. Riconosciuto dall’Inps è erogato con una carta prepagata. L’importo totale spettante si divide in 12 mensilità e non può superare i 9.360 euro l’anno. Per il calcolo sia del reddito che della pensione di cittadinanza, il cittadino può usufruire dell’aiuto diretto dell’INPS.
In ogni caso, rispetto al reddito di cittadinanza, lo scopo è ben delineato. Si punta infatti al reinserimento del lavoratore nel mondo del lavoro. Un obiettivo perseguibile attraverso un percorso formativo e la partecipazione ad attività comunitarie.
Bonus per il Turismo
Il Decreto Covid prevede aiuti anche ai lavoratori stagionali attraverso il Bonus per il Turismo. Per richiederlo è possibile inoltrare la domanda telematica all’INPS entro il 31 maggio 2021 . L’ammontare del bonus è di 2.400 euro e i beneficiari saranno i lavoratori del turismo e dello spettacolo.
Tramite il decreto Sostegni Bis è possibile ottenere un ulteriore contributo economico pari a 1.600 euro per i mesi di giugno e luglio 2021.
I requisiti per beneficiare del Bonus per il Turismo
- Avere svolto almeno 30 giornate lavorative dal 1 gennaio 2019 al 23 marzo 2021.
- Avere avuto contratti occasionali dal 1 gennaio 2019 al 23 marzo 2021 per i lavoratori senza partita IVA
Inoltre possono usufruire di tale indennità anche coloro che hanno beneficiato dell’indennità Decreto Ristori.
Proroghe, divieti e licenziamenti
Tra le novità del Decreto Covid è previsto lo stop ai licenziamenti fino al 30 ottobre 2021. Sarà possibile inoltre rinnovare i contratti di lavoro fino al 31 dicembre 2021. Per tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa è previsto un contributo a fondo perduto fino a 150 mila euro.
Novità per le famiglie
Il Decreto Covid non lascia indietro le famiglie. Infatti per i genitori separati o divorziati è previsto un aiuto economico fino ad un massimo di 800 euro. Inoltre, fino al 30 giugno 2021 sarà possibile lavorare in smart working.
Lavoratori fragili
In base a quanto stabilito dal Decreto Covid per i lavoratori cosiddetti fragili sono previsti periodi di assenza conservando il posto di lavoro. Sono in tutto 700.000.000 i fondi stanziati per i pazienti affetti da Covid.
Finanziamenti per la scuola e per le Regioni del Mezzogiorno
Per potenziare la didattica a distanza e la sicurezza, nel Decreto Covid sono previsti diversi finanziamenti per le scuole. Il Fondo totale è pari a 150 milioni di euro.
Infine sono previsti contributi anche per le Regioni del Mezzogiorno. Questi saranno destinati soprattutto all’acquisto di strumenti digitali.
In conclusione, ciò che si evince dal Decreto Covid è la volontà del Governo di offrire un concreto sostegno economico. Attraverso queste numerose iniziative di finanziamento il 2021, ci si augura, sarà l’anno della ripresa.
Solo successivamente si tornerà a pensare al debito pubblico.