Corona Virus: l’invio Telematico dei Corrispettivi

Come gestire le attività del Registratore telematico ai tempi del Covid 19

Sono giorni questi di confusione, paura e solidarietà.
L’unico strumento davvero utili è diventato il digitale.

Il digitale in Italia nella nostra disciplina stava seguendo una linea di crescita lenta ma continua: la fattura elettronica, lo scontrino elettronico, il registratore telematico etc.

Ma come si integrano queste tecnologie con la situazione di emergenza attuale?
Oggi vediamo nello specifico cosa e come fare con il registratore telematico.

IL REGISTRATORE TELEMATICO

Il registratore telematico è lo strumento indispensabile per l’invio telematico dei corrispettivi al fisco. Dal primo luglio 2019 il Governo ha introdotto l’obbligo di scontrino elettronico per gli esercenti con volume d’affari superiore ai 400.000 euro, dal 2020 è stato ampliato a tutti.

Il registratore telematico è di fatto un computer, composto da una parte software e una hardware. L’introduzione di tale strumento ha tre valide ragioni:

  • Elabora e trasmette al fisco in modo sicuro i dati che si inseriscono
  • Registra e memorizza i dati in modo inalterabile e permanente
  • Ne garantisce l’autenticità
IL DECRETO E LE ATTIVITÀ’ COMMERCIALI

La diffusione del CoronaVirus ha portato una serie di decreti emanati dal governo per contenere la diffusione di tale Virus.

La prima misura restrittiva ha sospeso molte attività è stata sicuramente quella di sospendere molte attività commerciali.

L’articolo 1 del DPCM 11.3.2020 prevede che:

sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1

LA CHIUSURA CON IL REGISTRATORE TELEMATICO 

Dunque come si dovranno comportare le attività che inviano i corrispettivi tramite il registratore telematico?

Nel caso in cui l’attività venga interrotta per eventi eccezionali (come lo è questa situazione), il Registratore Telematico è predisposto ad inviare un file riepilogativo contenente i dati relativi al periodo di interruzione e per il quale non è stato possibile effettuare la chiusura giornaliera, alla prima trasmissione utile successiva.

A ben vedere la procedura suddetta è la medesima che si applica in caso di chiusura feriale.

Nella pratica l’ultimo giorno di esercizio dell’attività si deve procedere con la chiusura giornaliera e con la trasmissione dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Quando le attivita commerciale avranno il permesso di aprire, il Registratore Telematico si connetterà alla rete e e trasmetterà un unico file (a zero) contenente i dati dei giorni di inattività. 

Facciamo notare che alcuni Registratori Telematici di ultima generazioni permettono di indicare, al momento della chiusura prima del periodo di inattività, il periodo in cui l’attività rimarrà chiusa.

La stessa normativa in merito ai corrispettivi telematici e al registratore telematico prevede che:

nel caso di interruzione dell’attività per chiusura settimanale, chiusura domenicale, ferie, chiusura per eventi eccezionali, attività stagionale o qualsiasi altra ipotesi di interruzione della trasmissione (non causata da malfunzionamenti tecnici dell’apparecchio), il Registratore Telematico, alla prima trasmissione successiva ovvero all’ultima trasmissione utile, provvedere all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione, per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera

Come si può evincere dalla normativa dunque è stata valutata l’emergenza Epidemica del CoronaVirus non come situazione particolare per le quali è necessario ricorrere alle procedure di emergenza.


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