I benefit più diffusi sono l’auto, lo smartphone e il pc. I più utilizzati e conosciuti sono i ticket per il buono pasto. Ma negli ultimi anni, complice la divulgazione sempre più capillare del welfare aziendale, il ventaglio delle offerte si è ampliato. Tali benefit vengono chiamati fringe benefit, espressione tradotta in italiano come “benefici accessori”. Essi rientrano in una particolare tipologia di retribuzione prevista dall’articolo 2099 comma 3 del codice civile. Tale normativa prevede infatti che un collaboratore possa essere retribuito anche con soluzioni alternative al reddito.
Si considerano benefici di questo genere beni e servizi dedicati al dipendente come:
- assistenza sanitaria;
- polizze assicurative;
- finanziamenti agevolati;
- acquisti di azioni societarie (le cosiddette Stock option);
- alloggi che vengono messi a disposizione del dipendente e della famiglia.
Fringe benefit: mensa e ticket restaurant
I fringe benefit possono consistere nel riconoscimento da parte dell’azienda di un servizio mensa o nell’erogazione di indennità sostitutive dello stesso.
Non è soggetta a tassazione la somministrazione del vitto da parte del datore di lavoro, ad esempio i pasti di cuochi o camerieri nei ristoranti.
Allo stesso modo, non è soggetta ad alcun onere fiscale / contributivo, la mensa aziendale, gestita direttamente dal datore di lavoro o tramite soggetti terzi in appalto. Rientrano in questa casistica anche i pasti consumati in ristoranti convenzionati, eventualmente anche grazie all’utilizzo di badge elettronici.
Un’altra ipotesi è rappresentata dall’erogazione di prestazioni sostitutive del vitto / mensa. Queste possono avvenire con il riconoscimento dei cosiddetti “ticket restaurant”: documenti cartacei o elettronici che danno il diritto a consumare cibi e bevande in esercizi convenzionati, fino al valore indicato in ognuno di essi.
A seguito delle modifiche intervenute con la Manovra 2020, dal 1° gennaio 2020 i ticket restaurant sono esenti da tasse e contributi:
- Fino a 4 euro al giorno se cartacei (nel 2019 la soglia era 5,29 euro);
- Fino a 8 euro al giorno se in formato elettronico (nel 2019 il valore era fissato a 7 euro).
L’eventuale eccedenza è soggetta a tassazione.
Fringe benefit 2020: regole per le auto aziendali
Il datore di lavoro può assegnare al dipendente un’autovettura aziendale. L’utilizzo del mezzo può avvenire:
- esclusivamente per motivi aziendali;
- per motivi personali ed aziendali (uso promiscuo);
- motivi esclusivamente personali.
Eccezion fatta per la prima casistica, nelle altre due ipotesi l’attribuzione dell’autovettura comporta il pagamento di contributi e tasse.
In caso di assegnazione per motivi esclusivamente personali, IRPEF e INPS si calcolano in base al valore normale del bene.