Capitali dall’estero e autoriciclaggio, ok del Senato. Ecco cosa prevede la nuova legge

E’ arrivato l’ok definitivo del Senato alla legge sul rientro dei capitali dall’estero. Con 119 si, 61 no e 12 astenuti il testo di legge è stato approvato da Palazzo Madama e adesso, dopo un passaggio al legislativo dei ministeri per la stesura definitiva del testo, si preannunzia una rapida pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Ma cosa prevede il nuovo testo di legge?

Due gli aspetti chiave della nuova legge: l’introduzione del nuovo reato di autoriciclaggio ( che rende in sostanza punibile in un ampio ventaglio di ipotesi anche e soprattutto gli evasori fiscali) e la presunta mancata copertura “integrale” dal rischio incriminazione per chi deciderà di rimpatriare o di far emergere il proprio “nero”. Mentre in passato si era optato – per ben tre volte – per gli scudi fiscali, la nuova legge prevede che il rimpatrio o l’emersione dei capitali non rappresentino un condono a tariffa forfettaria. Quelli che sono ancora sotto accertamento (ossia non ancora prescritti fiscalmente) saranno assoggettati a tassazione integrale (generalmente il 43% alla luce degli importi a 6 o più zeri), con il riconoscimento di forti sconti solo sulle sanzioni per la mancata dichiarazione fiscale. In aggiunta, si pagheranno comunque le tasse anche sui rendimenti annuali del capitale depositato all’estero. Ma l’aspetto fondamentale è che chi deciderà di rimpatriare i capitali dall’estero dovrà farlo, questa volta, svelando il proprio nome ed esibendo tutti i documenti bancari e degli intermediari utili a ricostruire la storia, e i rendimenti, dell’investimento. Il rischio, in caso di documentazione falsa, è quello di una condanna fino a sei anni di carcere.

Chi aderirà alla nuova voluntary disclosure – e potrà farlo entro il 30 settembre del 2015 per violazioni commesse prima del 31 dicembre 2013 – oltre a non rispondere dei reati fiscali (a parte ipotesi di gravi condotte fraudolente, per le quali comunque la pena è diminuita) andrà immune anche dal nuovo illecito di autoriciclaggio, che può comportare un aumento di pena fino a 8 anni.

Il Governo ha preferito per adesso non fare stime sulle possibili entrate derivanti dall’entrata in vigore della nuova legge. Tuttavia è possibile prevedere, secondo le stime degli esperti, che se l’operazione dovesse avere successo si potrà oscillare tra i 5 e i 20/25 miliardi di euro. Staremo a vedere.

 

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